Siamo quasi per entrare nella settimana Santa, la grande settimana. Essa si estende dalla Domenica delle Palme fino alla domenica di Pasqua, con le sue celebrazioni davvero abbondanti di letture e di riti. La Chiesa in questa “grande settimana”, ci invita a rivivere le ultime ore della vita terrena del Maestro, nel suo passaggio dalla passione e morte alla Risurrezione. E ci viene in aiuto offrendoci una grande varietà di letture, di riti, di simboli e di gesti, a cui non siamo abituati e che colpiscono la nostra attenzione; cercheremo di non perderci nessuno di questi momenti di grazia. Immergiamoci nella settimana Santa non solamente a livello emotivo ma facendoli penetrare nel nell’intimo del nostro cuore in maniera da trasformare la nostra vita. Soltanto così potremo far in modo che i riti della settimana santa non passino invano, ma anzi siano il seme per far rifiorire e risorgere la nostra vita, quotidianamente costellata di spine, flagelli, insulti, sputi, croci, cadute, nudità e morti.
L’insegnamento dunque che dobbiamo trarre da questi giorni può essere riassunto in queste toccanti parole di Papa Francesco pronunciate qualche anno fa proprio in occasione della settimana santa: “La Risurrezione di Gesù non è il finale lieto di una bella favola, non è l’happy end di un film: ma è l’intervento di Dio Padre e là dove si infrange la speranza umana. Nel momento nel quale tutto sembra perduto, nel momento del dolore, nel quale tante persone sentono come il bisogno di scendere dalla croce, è il momento più vicino alla risurrezione. La notte diventa più oscura proprio prima che incominci il mattino, prima che incominci la luce. Nel momento più oscuro interviene Dio e risuscita. Quando in certi momenti della vita non troviamo alcuna via d’uscita alle nostre difficoltà, quando sprofondiamo nel buio più fitto, è il momento della nostra umiliazione e spoliazione totale, l’ora in cui sperimentiamo che siamo fragili e peccatori. E’ proprio allora, in quel momento, che non dobbiamo mascherare il nostro fallimento, ma aprirci fiduciosi alla speranza in Dio, come ha fatto Gesù.” Il nostro augurio è quello di vivere pienamente la Grande Settimana, perché dopo i giorni della passione possiate celebrare con gioia la Resurrezione del Signore.